13/11/2022 Castello Svevo - Sannicandro di Bari
Dal 12 al 13 Novembre 2022, nella bellissima cornice del castello normanno svevo di Sannicandro di Bari, si è tenuta "Vini Selvaggi", una fiera indipendente di vini naturali.
Più di 40 piccoli produttori Italiani e non si sono riuniti mettendo in degustazione i loro prodotti per far conoscere a rivenditori, ristoratori, stampa e winelovers il "mondo naturale".
Personalmente amando il vino a 360°, non mi piace far troppe distinzioni fra vini naturali e convenzionali, a patto che il risultato finale sia pulito, esente da difetti e allo stesso tempo prodotto con etica.
Opinioni personali a parte, girando fra le sale del castello non sono mancate le buone bevute. Gli assaggi sono stati molteplici, di conseguenza non mi soffermerò sull'analisi dei singoli vini ma cercherò di fare una panoramica generale sui prodotti che più ho apprezzato.
Si parte con cantine Terracanta una piccola azienda laziale di Ardea (RM). Le loro vigne di Trebbiano, Malvasia, Montepulciano e Cacchione affondano le radici su un terreno di origine vulcanica donando ai vini freschezza e sapidità.
"Angelina" e "Lavigna" sono le due etichette che più mi hanno sorpreso, la prima un trebbiano in purezza, la seconda un rosato nato dal blend di tutte le uve dell'azienda. Entrambi i prodotti maturano in qverti. Sono vini di facile beva, immediati, dove sapidità e freschezza fanno da protagonisti.
Altra bella scoperta è stata cantina Alchimia, giovane realtà Abruzzese in provincia di Chieti.
Le uve sono quelle tipiche del territorio, parliamo di Trebbiano, Passerina, Malvasia e Montepulciano. Una linea di vini sinceri e diversi fra loro con etichette ottime per una bevuta informale ed altre per qualcosa di più impegnativo.
Particolarmente di mio gradimento sono stati il rosato "Pietra Filosofale" la Passerina "Yage" e il montepulciano "Brutal".
Oltre alle piacevoli nuove scoperte non sono mancate le conferme, come i pugliesi di Agricola Paglione di Lucera (FG).
Giocando in casa avevo già avuto modo di degustare tutti i loro vini ed ho approfittato per riassaggiare il loro "Eclettico" un bombino bianco/malvasia macerato e il loro iconico Cacc'e Mitt "Caporale" trovandoli entrambi in splendida forma.
Per concludere il pomeriggio ripongo la mia attenzione verso alcuni dei produttori stranieri presenti alla manifestazione.
Non potevo non assaggiare le ottime proposte di Champagne Charlot, un produttore biodinamico della Vallèe de la Marne.
Ho avuto la possibilità di degustare il loro Chardonnay e il Pinot Nero, entrambi vinificati in purezza e con un affinamento di 84 mesi sui lieviti, peccato per non aver potuto assaporare anche Pinot Meunier perchè terminato.
Rimanendo su territorio Francese, molto interessante sono state le varie versioni di Granache proposte da Charlotte & Aurélien provenienti dalla Cotes-du-Rhone.
Ultime ma non per importanza sono state le scoperte su territorio Spagnolo.
Parliamo dell'azienda Vintopia di Cinco Casas (Ciudad Real) una piccola località a sud di Madrid, che mi ha sorpreso con la freschezza e l'eleganza del loro "Airèn Barriccaia".
Gli assaggi selvaggi si concludono con i simpaticissimi ragazzi di El Abuelo Wine e il loro rosato da Tempranillo "Pink Orange", un vino semplice e sincero che ho molto apprezzato.
Per oggi il mio sbevazzare finisce quì, alla prossima!
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