Visitare le Langhe per la prima volta è stata un'esperienza indimenticabile. Questa zona, una delle principali aree vitivinicole italiane e patrimonio dell'UNESCO, offre paesaggi mozzafiato e un'incredibile varietà di attrazioni.
Vorrei condividere con voi il mio itinerario di tre giorni, sperando che possa essere di ispirazione per un vostro futuro weekend in Piemonte
GIORNO 1
Il nostro tour è iniziato da La Morra, uno dei borghi più affascinanti delle Langhe, situato a 513 metri sul livello del mare. Da piazza castello si può ammirare l'intero territorio attraverso un belvedere panoramico che offre una vista mozzafiato sui vigneti e borghi circostanti.
Dopo una piacevole passeggiata nel borgo, è stato il momento di immergersi nel mondo del vino.
La prima azienda visitata è stata Agricola Marrone, una cantina a conduzione familiare che offre esperienze enogastronomiche per tutte le tasche. Fondata nel 1957, l'azienda è ora gestita dalla terza generazione della famiglia Marrone.
Dopo una visita in cantina, abbiamo pranzato sulla loro terrazza panoramica, dove si può gustare un pasto e degustare i loro vini con una vista spettacolare. Abbiamo assaporato varie etichette dell'azienda fra cui: Arneis, Dolcetto, Barbera d'Alba Superiore e Nebbiolo d'Alba.
Che dire, ottimi vini in cui il territorio si esprime al meglio.
Dopo il pranzo, ci siamo dedicati al relax presso il Réva Wine Resort a Monforte d'Alba, il wine resort dell'azienda Réva. Situato in una tenuta che si estende su 37 ettari, il resort offre una spa, due piscine, campo da golf e una vista incantevole sui vigneti. Purtroppo, non siamo riusciti a fare una degustazione dei loro vini perché i nostri orari non combaciavano con quelli delle degustazioni. Tuttavia, la struttura è davvero incantevole ed abbiamo optato per un pò di relax fra spa e piscina.
Per cena abbiamo deciso di provare il ristorante dello chef: Gennaro di Pace a Perno.
Questa sicuramente è stata la migliore esperienza culinaria di questi giorni. Gennaro, di origini calabresi, porta nelle Langhe una cucina contemporanea, inserendo ingredienti tipici del suo territorio nella tradizione langarola, creando un mix sensazionale. Abbiamo optato per il menù a occhi chiusi scelto dallo chef, con quattro portate abbinate a vini locali. I piatti erano strepitosi, così come gli abbinamenti, facendoci anche scoprire interessanti piccole realtà vitivinicole del territorio.
GIORNO 2
Il secondo giorno del nostro weekend ci ha portati a Barolo per una degustazione presso l'azienda G.D. Vajra. Fondata nel 1972 da Aldo Vajra, questa cantina è conosciuta per i suoi vini eleganti e raffinati, prodotti con metodi tradizionali e rispetto per il territorio.
Qui abbiamo degustato cinque vini dell'azienda, tra cui Dolcetto, Barbera, Nebbiolo e due Barolo, di cui un cru. Avevo già avuto il piacere di degustare tutta la linea di vini di Vajra a un precedente Vinitaly, ma le nuove annate hanno confermato l'eccellente qualità dei loro vini. In particolare, il Barolo 2020 cru Costa di Rose si è rivelato davvero sensazionale.
Proseguendo il nostro tour, abbiamo visitato il borgo di Barolo e una rapida tappa alla famosa Cappella del Barolo, un'opera d'arte coloratissima trasformata in un simbolo iconico della zona dalle mani degli artisti Sol LeWitt e David Tremlett.
Dopo questa tappa artistica, ci siamo diretti verso il castello di Grinzane Cavour, uno dei simboli delle Langhe e patrimonio UNESCO.
Questo castello, che fu la residenza di Camillo Benso, conte di Cavour, ospita oggi l'Enoteca Regionale Piemontese e un museo etnografico. La visita al castello è stata un viaggio affascinante attraverso la storia e la cultura vinicola della regione.
La nostra ultima tappa della giornata è stata presso le cantine Ceretto, un'azienda vinicola nota non solo per i suoi vini di alta qualità, ma anche per la sua attenzione all'architettura. Sfortunatamente, non siamo riusciti a partecipare a una degustazione poiché erano disponibili solo su prenotazione e non coincidevano con i nostri orari. Tuttavia, la visita all'azienda è stata comunque gratificante grazie alla sua architettura unica e originale, famosa per "l'Acino", una struttura futuristica a forma di acino che offre una vista panoramica sui vigneti circostanti.
Concludiamo la giornata con la visita di Alba godendoci un piccolo aperitivo in uno dei numerosi wine bar.
La serata ci ha visto soggiornare all'agriturismo Ca Colomba a San Damiano d'Asti, una struttura accogliente immersa nel verde dei vigneti.
GIORNO 3
Dopo una colazione con vista vigneti, ci prepariamo ad affrontare l'ultimo giorno del nostro tour. La prima tappa è Barbaresco, per una visita con degustazione nelle cantine Montaribaldi. Fondata nel 1968, questa azienda è più piccola rispetto alle altre che abbiamo visitato, ma personalmente amo anche visitare realtà più "piccole" che offrono vini di eccellente qualità. Qui abbiamo degustato uno spumante metodo Charmat prodotto con uve Chardonnay e Pinot Nero, un rosato da uve Nebbiolo, e infine i pezzi forti: un Barbera d'Alba 2020 e due Barbaresco, "Palazzina 2020" e "Ricu 2018" che abbiamo particolarmente apprezzato.
I vini di Montaribaldi riflettono la passione e l'attenzione per il territorio, con il Barbaresco Ricu in particolare che spicca per la sua eleganza e complessità.
Dopo la degustazione, ci siamo diretti al suggestivo borgo di Neive, uno dei borghi più belli d'Italia, caratterizzato da stradine acciottolate e antiche case in pietra. Abbiamo pranzato in un ristorante scoperto per caso, dove abbiamo gustato ottimi piatti tipici piemontesi, come il vitello tonnato e i tajarin al ragù di salsiccia.
Il nostro tour nelle Langhe si è concluso con la visita della città di Asti per le vie del centro storico.
Per la cena abbiamo optato per un menù degustazione con abbinamento vini da Il Cavallo Scosso, noto per la sua cucina creativa e moderna che contamina pietanze tipiche piemontesi con influenze asiatiche. Un mix interessante a volte un pò troppo "timido" e con abbinamenti buoni ma non eccellenti.
Questo weekend tra i vigneti delle Langhe ci ha regalato paesaggi indimenticabili, cultura e grandi vini. La ricchezza enogastronomica e la bellezza di questa terra ci hanno conquistato, lasciandoci con la voglia di tornare presto.
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